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Discorso del Vice Sindaco Franco Rismondo al Consiglio Regionale delle Marche

Ecco il discorso completo che il nostro Vice Sindaco con delega all’Anagrafe Franco Rismondo ha tenuto il 22 febbraio 2022 al Consiglio Regionale delle Marche.

Buongiorno a tutti. Tra un mese il Giorno del Ricordo compie 18 anni. Un ricordo che la legge affida ai giovani delle scuole, istituzioni ed enti. L’uso politico porta invece professori di salotti televisivi a chiedere di abolire tale ricorrenza vista come contraltare fascista al 27 gennaio, la data della Shoah. Ma la data della perdita delle loro terre gli esuli non la possono dimenticare, sono 75 anni che la ricordano , lo hanno fatto per 57 anni da soli e la continuerebbero a ricordare comunque.

Ho detto gli esuli. Come voi rappresentate in questo consiglio le diverse anime delle Marche, tutti marchigiani ma di diversi partiti con diverse idee , così è anche per noi, tutti esuli ma con diverse associazioni e diverse sensibilità . Delle 6 maggiori, 5 sono consociate in una federazione sulla strada della distensione nell’ambito delle istituzioni.

Nella pluralità delle nostre associazioni lascio all’amico Zanetti Monterubbianesi il compito di rappresentare la ANVGD e indosserò oggi la veste della Associazione Dalmati Italiani nel Mondo, nata nelle Marche, qui ad Ancona, nel 1963 come Libero Comune di Zara in Esilio e della quale faccio parte fin dall’atto di costituzione. Della vitalità di questa associazione ve ne potrà testimoniare il consigliere Mangialardi già Sindaco di Senigallia, la città che ha ospitato ad oggi 14 dei nostri 67 raduni nazionali.

Ha scritto il nostro Presidente/Sindaco:

“ Il Confine Orientale è argomento che non buca il video… E francamente ritengo improprio da parte nostra continuare a fare sempre riferimento agli spregevoli delitti delle foibe o alla straziante vicenda della povera Cossetto per creare un po’ di interesse sull’argomento”.

Franco Rismondo

Parliamo invece di esodo. Questa mattina la voce del grande Luca Violini ci farà rivivere stati d’animo, angosce e speranze di figli dell’esodo, una infanzia nata e vissuta nei campi profughi, che hanno segnato tanti volti anonimi di una generazione.

Io invece voglio parlare di una generazione successiva, dare un volto ad un caso concreto, con nome e cognome: Elena Tasso, spostando anche l’accento su quanto la legge regionale sottintende, ma la legge nazionale richiama esplicitamente :” valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate.”

Elena è una giovane signora disabile con una missione: salvare la biblioteca del nonno Antonio, un nonno morto quando lei aveva pochi mesi ma il cui ricordo ha permeato la sua vita.

Antonio Tasso, nato a Curzola nel 1914 e sepolto a Macerata ha insegnato per 25 anni nelle Marche, è stato il preside che ha guidato per 16 anni , fino alla morte in servizio nel 1969, il liceo Galilei di Macerata ed è colui che ha voluto e realizzato la sezione distaccata di Civitanova Marche, diventata poi il liceo Da Vinci.

Il padre della moglie Giovanni Marcocchia, altro insigne studioso ed anche lui di famiglia dalmata. è stato invece il fondatore e preside del liceo Virgilio a Roma, ed a lui Roma ha intitolato una via.

Antonio Tasso ha lasciato una biblioteca di oltre 500 volumi di storia alla fonte delle sue pubblicazioni. Testi in italiano, serbo-croato, russo, tedesco, inglese e francese, attualmente in parte a Civitanova, in parte a Bracciano, dove lavorava il figlio defunto ed in parte a Roma dove vive la superstite nipote. Una nipote disabile che vive con la anziana madre e che non può farlo con le sue forze ma che vorrebbe ricomposta l’eredità del nonno. Una eredità troppo grande per gli spazi dei licei di Civitanova o Macerata ed anche per la Biblioteca di questo Consiglio Regionale, ma che potrebbe essere degnamente accolta da una biblioteca o dalla Università di Macerata.

Non chiedo lapidi o intitolazioni di strade, chiedo l’aiuto di un ex alunno di quel liceo fondato dal Tasso, il Presidente della Giunta Regionale affinché dopo 60 anni dalla fondazione del suo liceo, di concerto con l’Assessore alla Cultura e l’Università di Macerata venga raccolta e resa fruibile agli studiosi questa testimonianza del patrimonio culturale degli italiani della costa dalmata.

Grazie

Franco Rismondo

Vice Sindaco con delega all’Anagrafe del Libero Comune di Zara in Esilio, Associazione Dalmati Italiani nel Mondo


CONOSCERE LA STORIA DEL ‘900

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