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Lettera di plauso del Ministro Valditara per “Amate sponde adriatiche”: 240 docenti al Seminario formativo

a cura di Marino Micich

“Amate sponde adriatiche. Ricostruire l’esistenza dopo l’esodo tra rimpianto e forza d’animo” è stato un evento formativo di grande successo al quale ho partecipato in qualità di relatore. Al Seminario nazionale tenutosi il 2 dicembre a Roma è arrivata la lettera saluto bene augurale e plauso del Ministro dell’istruzione prof. Valditara.

L’iniziativa, alla quale hanno partecipato circa 240 docenti, è stata moderata dal Caterina Spezzano, (Premio “Niccolò Tommaseo” 2022) Dirigente tecnico Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione. Il Seminario rientra nell’ambito delle iniziative del Gruppo di lavoro Ministero dell’istruzione e del merito – Associazioni Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati finalizzare a diffondere la conoscenza dei tragici eventi della storia del Confine italiano orientale per rinnovare e conservare la memoria di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati all’indomani della Seconda Guerra Mondiale.

A Stefano Versari, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, ho consegnato lo speciale “IL DALMATA PER LE SCUOLE – Storia del ‘900”. Sono state molto apprezzate le sue parole nella lettera “Le vicende del Confine orientale e il mondo della scuola” inviata lo scorso 18 novembre alle dirigenze scolastiche italiane. Nella comunicazione ha voluto mettere in evidenza “La scelta lacerante dei giuliano-dalmati – Io esule non ho casa: sono stato gettato via verso l’infinito – espressa con le parole dello scrittore tedesco August Wilhelm von Schlegel rappresenta bene il sentimento degli esuli che, tra il 1943 e il 1956, si sono rivolti all’Italia, avendo di essa un’immagine poetica. Nell’amata Patria, essi sono stati accolti in condizioni spesso al di sotto delle speranze, hanno saputo, però ricostruire la propria esistenza con lo sguardo rivolto al di là dell’Adriatico con la forza d’animo di ricominciare una vita tra ricordo e realizzazione”.

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